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Spreco alimentare e ortofrutta: un cambiamento è possibile

Notizie Fresche
scritto da Besostri Frutta Srl il 02-10-2025 11:10


Nel decennale dell’Agenda ONU 2030, il contrasto allo spreco alimentare resta una sfida aperta, soprattutto nel reparto ortofrutta.
I dati dell’Osservatorio Waste Watcher International mostrano un miglioramento: lo spreco settimanale medio degli italiani è sceso a 555,8 grammi, rispetto ai 683 grammi dell’anno scorso. Un passo avanti, ma ancora lontano dall’obiettivo di 369,7 grammi fissato per il 2030.
La frutta fresca (22,9 g) e la verdura (21,5 g) sono tra gli alimenti più sprecati, insieme a insalata (18,4 g) e cipolle/tuberi (16,9 g). Un dato che riguarda da vicino il comparto ortofrutticolo.
Il Sud Italia registra i livelli più alti di spreco, mentre le famiglie con figli e i grandi centri urbani si dimostrano più virtuosi.
L’inflazione alimentare e strumenti innovativi come l’app Sprecometro hanno spinto molte famiglie a gestire meglio gli acquisti e ridurre gli scarti. Anche la Generazione Z gioca un ruolo importante: i giovani scelgono prodotti stagionali e locali, riutilizzano gli avanzi e usano la tecnologia per ridurre lo spreco.
Iniziative come la campagna Spreco Zero e il progetto Food is Never Waste dimostrano che la collaborazione tra istituzioni, ricerca e filiera produttiva può portare risultati concreti.
Per il settore ortofrutta la strada è chiara: innovazione, consapevolezza sociale e filiere più sostenibili.
Nel nostro ingrosso crediamo che ridurre lo spreco significhi anche scegliere prodotti freschi, stagionali e locali, valorizzando il lavoro delle aziende agricole italiane.

Sostenere il Made in Italy non è solo una scelta di gusto, ma un impegno concreto verso un futuro più sostenibile.