Ortofrutta italiana in crisi: importiamo uva dall’India e cipolle dal Sudafrica mentre i nostri produttori soffrono
Notizie Fresche
scritto da Besostri Frutta Srl il 19-05-2025 13:06
Negli scaffali dei supermercati italiani troviamo sempre più spesso prodotti ortofrutticoli provenienti da ogni angolo del mondo: uva dall’India, cipolle dal Sudafrica, pomodori dall’Olanda. Una tendenza che lascia perplessi, soprattutto se pensiamo che l’Italia è da sempre uno dei principali produttori europei di frutta e verdura.
Per la prima volta in trent’anni, le importazioni di ortofrutta fresca hanno superato le esportazioni.
Secondo l’Osservatorio Coldiretti, nel 2024 sono arrivati in Italia oltre 5 miliardi di chili di prodotti ortofrutticoli esteri, mentre i consumi nazionali sono in calo e lo spreco alimentare aumenta.
Le cause? Tanti fattori che penalizzano il Made in Italy:
Il dato più preoccupante?
Nel 2024 sono aumentate del 30% le segnalazioni sanitarie su prodotti importati per presenza di pesticidi vietati, aflatossine e batteri.
Il paradosso della spesa: più importazioni, meno consumo e più sprechi
Per la prima volta in trent’anni, le importazioni di ortofrutta fresca hanno superato le esportazioni.
Secondo l’Osservatorio Coldiretti, nel 2024 sono arrivati in Italia oltre 5 miliardi di chili di prodotti ortofrutticoli esteri, mentre i consumi nazionali sono in calo e lo spreco alimentare aumenta.
Le cause? Tanti fattori che penalizzano il Made in Italy:
- Cambiamenti climatici (siccità, alluvioni) che colpiscono le coltivazioni.
- Costi di produzione sempre più alti per agricoltori e imprese italiane.
- Concorrenza sleale da Paesi extra-UE, dove si usano pesticidi vietati in Europa e si sfrutta manodopera a basso costo.
- Sistemi di distribuzione globali che favoriscono prodotti lontani e poco sostenibili.
Il dato più preoccupante?
Nel 2024 sono aumentate del 30% le segnalazioni sanitarie su prodotti importati per presenza di pesticidi vietati, aflatossine e batteri.
Il paradosso della spesa: più importazioni, meno consumo e più sprechi
Mentre le importazioni crescono, gli italiani consumano meno frutta e verdura di quanto raccomandato dall’OMS (meno di 300g al giorno), e ne sprecano sempre di più. Il risultato? Un sistema alimentare disconnesso, inquinante e poco equo.
Serve una svolta: più filiere locali, meno logiche globali
Serve una svolta: più filiere locali, meno logiche globali
Tutelare l’agricoltura italiana significa scegliere prodotti locali, di stagione, tracciabili e sicuri. Significa anche sostenere chi lavora secondo regole rigorose e nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
Il nostro impegno
Il nostro impegno
Nel nostro ingrosso ortofrutticolo, da sempre crediamo nel valore del Made in Italy, della stagionalità e della filiera corta. Scegliamo con cura i nostri fornitori, privilegiando aziende agricole italiane che lavorano con passione, qualità e rispetto per il territorio.
Scegliere prodotti italiani non è solo una scelta di gusto, ma un atto concreto per sostenere la nostra agricoltura, l’economia locale e l’ambiente.
Scopri la nostra selezione di frutta e verdura 100% italiana e di stagione. Porta in tavola qualità, freschezza e trasparenza.
Scegliere prodotti italiani non è solo una scelta di gusto, ma un atto concreto per sostenere la nostra agricoltura, l’economia locale e l’ambiente.
Scopri la nostra selezione di frutta e verdura 100% italiana e di stagione. Porta in tavola qualità, freschezza e trasparenza.
[
] [
]
[
]
[
]
[
]
[
]
[
]
[
]







